Saturday, May 26, 2007

Allenamento tecnico individuale sulla conclusione ( esecuzione al volo e rapidità di esecuzione)

Le due azioni che ho più apprezzato nella partita contro la Nuova Folgore Ancona sono state quelle concluse con i goal di prima intenzione di T.B. e di Eg.M.

Non che si tratti di goal particolarmente spettacolari , tutt'altro : in entrambi ci sono responsabilità del portiere e , probabilmente , con un portierino come quello della Filottranese la palla nemmeno sarebbe entrata.

Quello che ho apprezzato particolarmente è invece l'esecuzione di prima intenzione , su cui ho insistito molto durante la stagione : ho cercato di far capire ai ragazzi che spesso è preferibile optare per un tiro "sporco" in grado di cogliere in controtempo il portiere , piuttosto che cercare a tutti i costi il bel tiro .. quando questo comporta 2 o 3 tocchi in più che permettono al portiere di chiudere lo specchio della porta e al difensore di recuperare.

Ho insistito molto su questo aspetto , anche con allenamenti tecnici specifici riservati agli attaccanti. Anche nelle sessioni dedicate ai tiri durante gli allenamenti ordinari , cerco sempre di combinare il tiro con esecuzioni di gesti che richiedono rapidità di esecuzione : l'esempio classico è il tiro al termine di una serie di skip su ostacoli o su cerchi ( come negli esercizi 3a , 3b e 3c della scheda di allenamento linkata ) . Il pallone viene passato o lanciato in aria prima che la serie di skip sia terminata , in modo che la pianificazione del gesto tecnico avvenga mentre il ragazzo è ancora impegnato a pianificare il gesto coordinativo.

Nel goal di T.B. questo è evidente : prima ancora di ricevere palla alza la testa e osserva la posizione del portiere. A quel punto la pianificazione del tiro è già avvenuta e non resta che eseguire il pallonetto per insaccare la palla.



Anche il goal di Eg.M. mi ha dato particolare soddisfazione perché , oltre alla rapidità di esecuzione , è palese l'analogia fra il gesto tecnico e le esercitazioni per le conclusioni al volo che abbiamo provato nella medesima seduta , in particolare nei punti 2a e 2b della progressione didattica 2. Nel punto 2a il tiro viene provato con la palla sopra un conetto : isolare il momento in cui la palla si trova all'altezza preferibile per calciare ( 25-30 cm circa ) permette di affrontare analiticamente il modo di colpire la palla ( dove , con che forza , con il movimento ad arco della gamba calciante e con la gamba di appoggio che funge da perno per la rotazione dell'altra ) ; una volta imparato correttamente il gesto non resta che togliere il conetto e lanciare la palla in aria : il ragazzo deve "isolare" l'istante in cui la palla si trova all'altezza di 25-30 cm e ripetere il gesto precedentemente impresso nella memoria motoria. Che Eg.M. lo abbia imparato particolarmente bene lo dimostra il fatto che ha tirato di sinistro , suo piede non naturale :