Tuesday, March 3, 2009

Ancora una rivisitazione dei giochi popolari : la presa di posizione e il "gioco delle sedie"

Dopo rubabandiera e un-due-tre-stella , eccomi a proporre di nuovo una rivisitazione di un gioco popolare da applicare ad uno specifico aspetto di tecnica di base ( un-due-tre-stella era finalizzato alla guida della palla ) o di tattica individuale ( il rubabandiera era finalizzato alla protezione della palla ) , raccogliendo l'invito a riscoprire queste forme di gioco e ad applicarle nella scuola calcio che Stefano Bonaccorso ci ha proposto durante la visita con l'AIAC Macerata al centro di Zingonia ( e che da quanto leggo continua a proporre sulle pagine della rivista Il nuovo calcio ).

Ricordate il gioco detto delle sedie musicali o più semplicemente noto come gioco delle sedie? Si disponevano in cerchio un numero di sedie di una unità inferiore al numero di partecipanti ; si faceva partire la musica e allo spegnimento della stessa si doveva cercare di occupare una sedia libera , cercando di non rimanerne senza e quindi venire eliminati. Si procedeva di questo modo eliminando un giocatore ad ogni manches fino a determinare il vincitore.

L'esercizio che vado a proporre è stato pensato osservando gli errori di presa di posizione dei due esterni di centrocampo della mia squadra durante una partita : capita molto spesso che terminata l'azione impieghino più del dovuto per recuperare ed opporsi efficacemente al loro diretto avversario.

Succede infatti quanto vado a mostrare nella figure che seguono : trovandosi in ritardo rispetto al portatore che guida la palla nella loro fascia di competenza ,lo rincorrono come mostrato in figura 1 , molto spesso senza riuscire a raggiungerlo ; un simile errore denota una mancata comprensione del principio della presa di posizione : in fase di non possesso palla uno dei primi obiettivi del difendente deve essere quello di interporsi fra porta e avversario in possesso palla.




Se infatti , anziché tenere come unico riferimento l'avversario in possesso della palla , tenessero come riferimento la traiettoria avversario-porta e cercassero come primo obiettivo di porsi in un punto lungo di essa ( figura 2 ) , avrebbero una probabilità molto maggiore di riuscire a contrastare il diretto avversario perché dovrebbero percorrere uno spazio molto inferiore.




Ecco dunque il gioco , che può essere proposto utilmente come forma di riscaldamento e posso testimoniare che ai ragazzi è risultato particolarmente gradito :




si dispongono su una metà campo un numero di palloni di una unità inferiore rispetto al numero di giocatori ( a simboleggiare altrettanti avversari in possesso palla ai quali bisogna interporsi ) e si chiede ai ragazzi di svolgere esercitazioni di movimento dentro la zona indicata con A in figura , delimitata da cinesini; corsa in ordine sparso , diverse forme di skip e di andature preatletiche ; al via dell'istruttore dovranno correre a posizionarsi lungo la traiettoria fra uno qualsiasi dei palloni e la porta.




Ovviamente , dato il numero di palloni , uno dei giocatori resterà senza pallone da difendere e avrà perso la manche in oggetto , però è controproducente ricorrere alle eliminazioni e togliere un pallone , come sarebbe avvenuto nel gioco delle sedie musicali : è sufficiente comminare una penalità al giocatore che resta senza "pallone da difendere" e il vincitore sarà colui che dopo un determinato numero di manches ( 10 , 15 , ecc ) avrà accumulato il minor numero di penalità.

Varianti :

1) dopo un certo numero di ripetizioni , non sarà sufficiente posizionarsi lungo la traiettoria avversario-porta , ma bisognerà andare in pressione all'ipotetico avversario posizionadosi quella che affrontando l'1c1 dalla parte del difensore è stata definita distanza di sicurezza ( un metro , un metro e mezzo ) e in posizione di guardia per orientare l'avversario verso la fascia. Chi sbaglia a posizionarsi o ad orientarsi prende una penalità.

2) si parte dai quadrati indicati con le lettere A,B,D in figura , per abituare i ragazzi ad interporsi all'avversario proveniendo da qualsiasi parte del campo.