Friday, January 16, 2009

Programmazione : nella pausa invernale spazio alla tecnica di base

Da quando ho iniziato ad allenare, 6 anni fa , questa è la prima stagione alla guida di una squadra del settore di base da inizio stagione : a Febbraio 2006 presi gli esordienti 1993 proprio a ridosso del campionato primaverile.

Perciò in questi mesi sto sperimentando una fase della stagione un po' particolare , che solo chi allena pulcini ed esordienti conosce : la pausa invernale. La peculiarità di questo periodo della stagione, che va indicativamente da metà Dicembre a metà Marzo , è che non ci sono partite ufficiali ( sempre che non si decida di disputare i tornei di calcio a 5 in palestra , che la mia società ha giudicato non strettamente necessari ) : si può vedere questo fatto come uno svantaggio e adoperarsi quindi per organizzare ogni settimana una amichevole o vederla come una pausa salutare da impegni "ufficiali" , che per quanto non agonistici e improntati più alla verifica degli obiettivi comportano sempre una certa attenzione.

Personalmente propendo per questa seconda opzione e ne ho approfittato per passare da due a tre allenamenti ( gli impegni settimanali restano sempre 3 come durante il campionato autunnale ) , proponendo al termine del terzo allenamento un'amichevole "in famiglia" alternativamente con gli esordienti 1996 o con i pulcini 1998. Avendo quindi un allenamento in più e non dovendo disputare incontri ufficiali , ne ho approfittato per ridurre un po' all'interno degli allenamenti le proposte "tattiche" come partite a tema o situazioni di gioco e per aggiungere qualche esercizio in più di coordinazione e tecnica di base. Del resto è quello che propone lo stesso settore giovanile della FIGC nella sua guida tecnica per le scuole calcio : nel capitolo dedicato agli esordienti si trova infatti un grafico con l'andamento annuale dei carichi tecnici , tattici e motori. Come si può osservare il fattore tecnico ha un picco proprio in corrispondenza del mese di Gennaio , in corrispondenza del quale viene anche suggerita una riduzione del carico di esercizi relativi al fattore tattico-cognitivo.