Sunday, May 10, 2009

La presa di posizione - 3° parte : il timing

Nei precedenti post di questa serie sulla presa di posizione si è parlato dei diversi modi di posizionarsi rispetto al possessore di palla nel caso in cui esso sia fronte alla porta o spalle alla porta.

Come in ogni progressione didattica , queste prime esercitazioni miravano ad un obiettivo minimo : insegnare ai ragazzi a riconoscere le due diverse situazioni di gioco ( attaccante spalle alla porta e attaccante fronte alla porta ) e ad associare immediatamente il relativo comportamento da tenere.

Purtroppo ( o per fortuna ) , nella situazione reale di gara raramente capitano situazioni di gioco in cui applicare questa associazione per così dire statica , molto più spesso ci si trova in contesti dinamici dove l'avversario può cambiare la sua condizione da frontale a di spalle (e viceversa) in pochi istanti.

Una situazione tipica , ad esempio , è quella riportata in figura ( per comodità sono stati riportati solo la palla - o meglio il portatore di palla - il difensore e il suo diretto avversario , nelle esercitazioni successive saranno introdotti anche altri avversari e compagni) :
L'avversario spalle alla porta sta per ricevere palla e ci si potrà trovare nelle seguenti situazioni :

1) la distanza fra attaccante e difensore nel momento in cui parte la palla è sufficiente all'attaccante per voltarsi e puntare frontalmente il difensore
2) la distanza è tale che il difensore fa in tempo ad "accorciare" e portarsi a contatto con l'attaccante impedendogli di voltarsi
3) la distanza è minima e l'attaccante non si approssima con sufficiente velocità al portatore di palla e/o non protegge a sufficienza la palla.

Il ventaglio di soluzioni al problema da parte del difensore sono sempre le stesse ( posizione di guardia a distanza di sicurezza con indirizzamento dell'avversario , pressione di spalle a contatto con l'avversario e , solo qualora si sia certi di prendere la palla , l'anticipo ) : la difficoltà sta nel riconoscere il problema perché, che come dicevamo in precedenza, la situazione non è statica ( l'avversario fermo con la palla come nel gioco delle "sedie musicali" ) ma dinamica. Per di più i parametri che deve determinare il difensore per discernere in quale delle tre situazioni si trovi sono molti : distanza di partenza fra difensore e attaccante , velocità di trasmissione della palla , velocità con cui l'attaccante si sta avvicinando alla palla , velocità massima che l'attaccante è in grado di esprimere e velocità massima che il difensore è in grado di esprimere.

Una errata percezione della situazione può significare mandare l'uomo in porta. . Infatti può capitare che :

a) il difensore percepisce erroneamente che la distanza non sia sufficiente all'attaccante per voltarsi , si avvicina a grande velocità per portarsi a contatto ( soluzione al problema dell'attaccante voltato di spalle ) , ma questi fa in tempo a voltarsi e a sorprenderlo in velocità. In altre parole il difensore percepisce di trovarsi nella situazione 1 ma la situazione reale è quella descritta al punto 2

b) il difensore pensa di non essere sufficientemente vicino all'attaccante da potersi portare a contatto , lasciandogli la possibilità di voltarsi e puntarlo frontalmente ( il difensore percepisce di trovarsi nella situazione 2 , mentre in realtà la situazione reale è quella descritta al punto 1 ). Questo errore è generalmente meno grave del precedente , perché il difensore eccede in prudenza : l'attaccante ha comunque l'indubbio vantaggio di poter puntare frontalmente il difensore e dribblarlo , mentre spalle alla porta col difensore a contatto avrebbe molto più probabilmente optato per un passaggio di scarico.

c) il difensore pensa di poter anticipare l'attaccante , che invece è più veloce e lo taglia fuori ( il difensore percepisce la situazione 3 in luogo della situazione 2 ).

d) il difensore percepisce di trovarsi nella situazione 2 invece si trova nella situazione 3 : questo errore è quello che causa meno problemi alla squadra , perché in fondo si tratta soltanto di un mancato anticipo e quindi di un mancato recupero della palla. L'attaccante si trova comunque voltato di spalle con un difensore a contatto e difficilmente potrà rendersi pericoloso. Per questo motivo dico ai miei ragazzi che l'anticipo ( soprattutto sulla propria tre/quarti ) va tentato solo se si è certi di intercettare la palla.

La capacità di riconoscere il problema ed associare la giusta soluzione è un mix di di esperienza , percezione e capacità coordinative che solo in parte si possono insegnare , perché in parte faranno sempre parte del bagaglio genetico del ragazzo , del suo intuito e della sua predisposizione.

Possiamo comunque provarci con esercitazioni come quella mostrata in figura ( l'esercitazione si svolge in parallelo su due gruppi , sia sulla fascia destra che su quella sinistra ) :
Situazione 1c1 con attaccante che parte spalle alla porta : Un centrocampista C esegue uno slalom in guida della palla su dei conetti , terminato il quale l'attaccante A , che parte dal lato più lontano del quadrato di gioco , si farà incontro per ricevere palla. Il difensore D parte alle spalle di A secondo tre differenti distanze determinate da tre differenti cinesini ( che per comodità potranno essere di 3 colori diversi ). L'obiettivo è superare il difensore ed entrare in guida della palla in una delle due porticine : il goal sulla porticina interna vale 3 punti , quello sulla porticina esterna vale 1 punto. Ovviamente l'istruttore chiamerà di volta in volta la partenza da uno dei 3 cinesini per far variare continuamente il tempo e lo spazio che deve percepire il difensore.

variante 2c1 : se i difensori sono così bravi che l'attaccante raramente riesce a voltarsi , si può far partecipare al gioco anche il centrocampista C , creando così un 2c1. Si possono ad esempio assegnare : 4 punti se l'attaccante riesce a fare goal nella porticina interna senza appoggiarsi al centrocampista , 3 punti se riesce a fare goal nella porticina interna aiutandosi col centrocampista , 2 punti se riesce a fare goal nella porticina esterna senza appoggiarsi col centrocampista , un punto se riesce a fare goal nella porticina esterna appoggiandosi col centrocampista.