Friday, January 4, 2008

"Back to back" e "Coast to coast"

Scritte così sembrerebbero l'ultimo tormentone di striscia la notizia , invece si tratta di due delle esercitazioni più proficue per l'allenamento della resistenza con la palla : il back to back per la resistenza lattacida e il coast to coast per la potenza aerobica.

Premetto che non le ho certo inventate io : il "back to back" ce lo ha presentato anche il Prof. Cannavacciuolo al corso di allenatore di base , sebbene mi fosse già noto perché l'avevo già letto su fare calcio.it".

Il "coast to coast" ricordo che me lo proponevano anche i miei mister quando giocavo , sebbene non l'abbia mai sentito chiamare così; l'ho rinominato in questo modo sulla falsa riga del "back-to-back" perché in questo modo rende subito l'idea di qual'è lo scopo del gioco : partire da una porta e andare a segnare nell'altra.

Si gioca a tre squadre a tutto campo ( diciamo per semplicità rossi , blu e gialli ) , anche se le zone di gioco effettivo si limitano alle due aree o alle due zone comprese fra la 3/4 campo e la linea di fondo.

Andiamo per fasi :

1) i blu ricevono dal portiere e devono uscire palla al piede dalla propria area ostacolati dai rossi;



2) conquistata la zona centrale ( dove non vi sono avversari ) , devono raggiungere l'altra area a passo sostenuto : si deve mettere un vincolo temporale allo svolgimento dell'azione , ad esempio 20 secondi da quando si riceve palla dal portiere a quando si conclude;



3) arrivati all'area di rigore devono concludere entro il tempo stabilito , contrastati dai verdi.



Terminata l'azione i gialli ricevono palla dal portiere e si ricomincia dal punto 1.



Dal punto di vista condizionale le capacità allenanti di questo esercizio sono molto molto valide , provare per credere : stabilendo un tempo limite per l'esecuzione dell'intera azione in 20 secondi , equivale a un intermittente 20''+40'' in cui i primi secondi dei 40 sono di recupero attivo ( si deve ritardare l'uscita dall'area della squadra in possesso palla ) così come gli ultimi ( si deve impedire alla squadra in possesso palla di segnare ); nel tempo restante il recupero è passivo, ma la squadra si riorganizza per affrontare un nuovo attacco degli avversari, quindi il tempo che si rimane fermi è davvero minimo. Stimolando il giusto clima di competitività fra le 3 squadre , si evitano quelli che sono i due principali svantaggi dell'allenamento atletico con la palla come ad esempio il 3vs3 o il 4vs4:

1) la disomogeneità del carico rispetto alle caratteristiche tecnico-tattiche dei giocatori : il rischio è che la squadra con migliori capacità tecnico-tattiche faccia "girare a vuoto" la squadra avversaria , per cui la prima svolge un carico di lavoro inferiore al previsto e l'altra viene sovraccaricata;

2) la difficoltà ad imprimere alta intensità nelle categorie inferiori : come ho detto più volte , nei giovanissimi provinciali l'aspetto più difficile da insegnare non sono i fondamentali tecnici o tattici ma è la cultura del lavoro e la volontà di svolgere ogni allenamento alla massima intensità.

Anche dal punto di vista tattico l'esercizio stimola molti aspetti importanti :

1) inanzitutto la capacità di portare a termine una transizione arrivando a concludere in porta con pochi passaggi e nel minimo tempo possibile ( e le statistiche dimostrano come i goal originati dalla perdita del possesso della squadra avversaria sono in numero molto maggiore dei goal che finalizzano lunghe azioni manovrate ). Qui sotto un contropiede "esemplare" che abbiamo portato a termine contro la Biagio Nazzaro e che mi ha lasciato particolarmente soddisfatto , anche se non si è concluso con la rete:



2) l'ampiezza e la mobilità : è difficile andare a concludere in pochi tocchi se la difesa è chiusa e schierata; al momento di entrare in area i ragazzi dovranno quindi compiere movimenti per allargarla ed eludere le marcature , in particolare tagli e sovrapposizioni;

3) lo scaglionamento : soprattutto nell'esecuzione con squadre da 5 o 6 giocatori , già nella fase di transizione attraverso la zona centrale chi attacca dovrà disporsi su più linee , perché altrimenti le possibilità di passaggio (e quindi di conclusione) risultano drasticamente ridotte. Al momento di affrontare i difensori vi saranno quindi uno o due giocatori che entrano prima degli altri in area giocando di sponda per gli avversari rimasti fuori.

Il metodo migliore per proporre ai ragazzi gli accorgimenti dei punti 2 e 3 è il cosiddetto "globale-analitico-globale" : ipotizzando 3 manches da 5' o 6' ( corrispondenti come carico di lavoro a 3 serie di intermittente 20''+40'' ) nella prima si lascernno i ragazzi liberi di sbagliare; nella pausa fra la 1° e la 2° ripetizione si analizzeranno gli errori commessi e si proporranno movimenti analitici per risolverli nella 2° manche; nella 3° manches si tornerà a lasciare piena libertà ai ragazzi , così che i movimenti richiesti nella 2° manches vengano percepiti come delle proposte e non come delle imposizioni , che ciascun giocatore può utilizzare o meno in base alla situazione di gioco e al proprio pensiero tattico individuale.