Tuesday, November 18, 2008

Come auto-organizzarsi dei "corsi di aggiornamento" gratuiti

Diceva bene il tecnico dell'Ascoli Soccer Academy che uno dei primi presupposti di un buon allenatore è la curiosità e la volontà di tenersi costantemente aggiornati. Di allenatori con questa prerogativa ce ne sono tanti e lo testimonia il continuo proliferare di corsi di aggiornamento per tecnici, sempre più seguiti ma , putroppo , sempre più cari.

Non sempre è possibile frequentare tutti i corsi che si vorrebbero , sia per questioni di denaro ma anche e soprattutto per questioni di tempo. Magari il corso che ci interessa è organizzato fuori regione o proprio nel giorno in cui abbiamo allenamento o un impegno di lavoro. In questi casi si può integrare l'aggiornamento dei corsi ufficiali facendo leva su un'altra importante qualità : l'umiltà.

Quell'umiltà che permette di riconoscere che si può imparare non solo dal tecnico di grido della super-squadra professionistica , ma anche dal collega che magari allena una squadra della nostra stessa categoria o qualche categoria superiore. A questo proposito ricordo il parere di Franco Selvaggi , che ci tenne il corso di allenatore di base a Filottrano , secondo il quale nelle categorie inferiori ci sono tanti allenatori bravi e preparati che non sfigurerebbero neanche in squadre delle massime serie , se non fosse che non sono stati giocatori di altissimo livello e questo frena talvolta la loro possibilità di sfondare.

Tornando al nostro piccolo , ecco una breve guida per "auto-ogranizzarsi" dei costi di aggiornamento a costo zero:
1) seguire alcune partite della categoria che ci interessa ( guardare la classifica non basta , vedi punto 2 );
2) individuare le squadre che , al netto delle individualità di spicco , giocano un calcio migliore; questo perché , se è vero che le capacità individuali dipendono anche dall'istruttore , è altrettanto vero che se solo uno o due giocatori creano gioco evidentemente questo dipende più da una predisposizione che da fattori ambientali ( leggi capacità dell'allenatore e metodi di allenamento );
3) informarsi sugli orari di allenamento della squadra ;
4) informarsi se la struttura permette di assistere in maniera "discreta" agli allenamenti ( per evitare la spiacevole situazione di trovarsi in un fazzoletto di pochi metri quadri con genitori e dirigenti avversari che ci guardano di traverso );
5) in caso affermativo assistere alle sedute.

Personalmente ho assistito ad alcune sedute di allenamento delle squadre professionistiche della mia regione e in alcuni casi ne ho tratto spunti interessanti per i miei allenamenti.