Tuesday, October 7, 2014

Le nostre parole chiave / giovanissimi 2014/2015 - 1° parte

L'utilizzo delle parole chiave , cioè di un linguaggio condiviso ed univoco fra istruttori e allievi , è uno strumento didattico fondamentale per il mio modo di intendere la formazione dei giovani calciatori. In questa serie di post vorrei mostrare come è stato applicato ai giovanissimi della Jesina Calcio nella stagione 2014/2015 . 

Il merito dell'aver introdotto questa forma di linguaggio e di didattica nel calcio giovanile va a Mister Massimo De Paoli , cui va pure riconosciuto il merito di aver sollecitato gli istruttori a sperimentare e trovare ciascuno le parole chiave più adatte alla propria idea di calcio , ai principi che si intendono trasmettere ai propri allievi.

Quanto segue è quindi la "mia" interpretazione dell'incipit di De Paoli , dopo circa 10 anni di revisioni e adattamenti alle risposte sul campo , alle caratteristiche dei gruppi che andavo ad allenare , alle nuove proposte che ho recepito nei vari momenti di aggiornamento e formazione. Altro contributo da cui ho tratto ispirazione sono i lavori del Prof. Giorgio Molon ( seguiranno i link e i riferimenti ).

Fatte queste doverose premesse , nella stagione 2014/2015 , allenando gruppo che ho potuto valutare al termine della stagione precedente , ho scelto di ricorrere alle seguenti parole chiave , che per semplicità ho suddiviso in 5 categorie e che affronterò una ad una nei post successivi :

1) parole chiave "spaziali" : descrivono una porzione di campo , proprio come il castello , la zona di costruzione , la zona cieca e le fasce definite da De Paoli ; a mia volta ho però deciso di apportare qualche modifica alla "suddivisione classica" del metodo Castello , per i motivi che descriverò nel prossimo post.

2) parole chiave "collaborative" : sono termini che individuano le forme di collaborazione fra due o più giocatori in fase di possesso , ovvero le combinazioni di passaggio e smarcamento. Ho individuato le seguenti combinazioni , anch'esse verranno descritte dettagliatamente in un post successivo :

2.1) appoggio lungo-corto
2.2) appoggio corto-lungo
2.3) sostegno
2.4) dai e vai
2.5) sovrapposizione ( a 2 giocatori )
2.6) taglio
2.7) filtrante
2.8) interscambio
2.9) sovrapposizione corto-corto-lungo ( a 3 giocatori )
2.10) corto-corto-lungo con passaggio sul quarto uomo

Come detto in precedenza , l'ispirazione per la definizione di parole chiave "collaborative" , la devo all'articolo "Educazione alla collaborazione situazionale" presentato dal Prof. Giorgio Molon al meeting dell'associazione "Non solo Vincere" di Treia (MC) nel 2004 e al suo "Manuale del Settore Giovanile" , Edizioni Nuova Promos .

3) parole chiave "situazionali" : si tratta di parole chiave che aiutano l'allievo a riconoscere la situazione di gioco , in base alla disposizione di compagni e soprattutto avversari ( al punto che si potrebbero anche definire parole chiave "percettive ) . Le due principali sono "chiuso" e "aperto" . Si ha una situazione di "chiuso" quando il portatore di palla si trova di fronte a ad almeno due avversari che si danno copertura reciproca . Si ha una situazione di "aperto" quando il portatore di palla ha di fronte nessun avversario , un solo avversario o due avversari distanti fra loro che non si danno reciproca copertura .

Per ciascuna di queste situazioni si propongono all'allievo soluzioni diverse : di fronte ad una situazione di "chiuso!" il portatore di palla dovrà possibilmente "aprire in ampiezza" oppure "scaricare sul sostegno".

Di fronte ad una situazione di "aperto!" senza avversari sceglierà se avanzare o passare subito in verticale verso un appoggio ( avanza! o appoggio! ) , di fronte ad una situazione di "aperto" con un solo avversario di fronte sarà preferibile che scelga di "puntare" ( punta!) , di fronte ad un "aperto" con avversari larghi potrà cercare un filtrante ( filtrante! ) .

4) parole chiave "di non possesso" : le parole chiave di non possesso descrivono i comportamenti individuali e collettivi da tenere in fase di non possesso. Ho scritto in post precedenti  come vorrei che si comportassero i miei allievi in fase di non possesso : dando pressione , copertura e marcatura se l'obiettivo è "difendere per difendere" cercando "contrasto" ( attacca! ) e "intercetto" ( intercetta! ) se l'obiettivo è "difendere per attaccare" ovvero pressare e riconquistare il possesso palla.

5) parole chiave "tecniche" : le parole chiave "tecniche" sono infine una codifica condivisa di gesti tecnici utili per la parte analitica e situazionale dell'allenamento , più che delle vere e proprie parole chiave intese "alla De Paoli" , cioè da utilizzare fra mister e ragazzi anche durante la partita.

Ispirandomi al Coerver Coaching per buona parte dell'insegnamento tecnico , molti di questi termini sono mutuati dal metodo Coerver .

E' improbabile e poco utile che , avendo codificato con un determinato nome una finta o un cambio di direzione , si suggerisca all'allievo in partita quale finta o cambio di direzione utilizzare. E' invece importante che il ragazzo abbia conosciuto e automatizzato il gesto al punto da ritenersi sufficientemente sicuro da applicarlo in situazione di gara.

Perciò avere un linguaggio condiviso anche per questi aspetti introduce una "sistematizzazione" dell'insegnamento tecnico che a mio parere è un po' carente nei settori giovanili italiani ( ed è forse fra le cause di quell'impoverimento tecnico cui oggettivamente abbiamo assistito negli ultimi anni ).