Saturday, November 20, 2010

La presa di posizione dalla tattica individuale alla tattica collettiva - Seduta di Allenamento per le società affiliate Ascoli Calcio

La serie di 6 post che ho scritto sul blog riguardanti la "presa di posizione" sono confluite in una seduta di allenamento , che ho proposto presso le società affiliate dell'Ascoli Calcio in qualità di coordinatore delle società affiliate delle Marche per la stagione 2010/2011.


La seduta si può scaricare dal portale alleniamo.com cliccando qui o sull'immagine sottostante.





Probabilmente ci sarà un seguito di post che confluirà in una seconda seduta : mentre infatti tutti gli accorgimenti mostrati in questo articolo sono orientati ad impedire agli avversari di segnare ( potremmo dire difendere per difendere ) , vanno poi proposti gli accorgimenti per il recupero del possesso palla e la transizione , concernenti i fondamentali dell'intercetto e del contrasto , che potremmo definire difendere per attaccare.

Come parole chiave per stabilizzare la capacità di difendere per difendere ho scelto pressione ( riferito alla posizione che deve prendere il difendente rispetto al portatore di palla ) e copertura ( riferito alla posizione che deve prendere il compagno di colui che va in pressione rispetto a portatore di palla , al compagno stesso e ad altri avversari presenti nell'azione ).

In particolare , nell'ultima parte della seduta ( la situazione 4c4 ) ho voluto evidenziare come , una volta appresi e stabilizzati in situazione 2c2 i concetti di pressione e copertura , anche collaborazioni più complesse all'interno di un reparto o fra reparti ( diagonali , triangoli o piramidi difensive , spezzare la linea difensiva ) risultano quasi naturali .

Si tratta di una precisa scelta didattica che va "dal semplice al complesso" , che ritengo sia molto più efficace di un approccio "top-down" che cali dall'alto diagonali , piramidi difensive e distanze fra reparti come verità rivelate che i ragazzi devono accettare senza spirito critico. Come una precisa scelta didattica è quella di insegnare prima a "difendere per difendere" e solo successivamente introdurre il concetto di "difendere per attaccare".

Gli atteggiamenti sono infatti in qualche modo opposti : si pensi al difensore che nella propria tre/quarti va in pressione togliendo spazio al portatore di palla temporeggiando l'attaccante che , invece , nella tre quarti opposta va a contrasto sul difensore per recuperare palla.

Proporre contemporaneamente i due atteggiamenti rischierebbe solo di aumentare eccessivamente il carico cognitivo dei ragazzi generando confusione. E' molto più efficace una periodizzazione tattica , altrimenti sarebbe come proporre le moltiplicazioni a bambini che non hanno ancora imparato le addizioni.

Parafrasando un noto proverbio , potremmo dire che nel calcio giovanile l'allenatore frettoloso rischia di fare giocatori ciechi.