Thursday, November 27, 2008

Il primo tocco : progressione didattica per la ricezione orientata e il cambio di gioco

Alzi la mano chi non ricorda il discorso finale di Al Pacino in Any Given Sunday: il football è un gioco di centimetri ( come la vita , diceva Al Pacino , ma questo è un tema che esula dall'oggetto di questo blog ) perché il margine d'errore è ridottissimo.. Mezzo passo fatto un po' in anticipo o in ritardo e voi non ce la fate. Mezzo secondo troppo veloci o troppo lenti e mancate la presa e quando andremo a sommare tutti quei centimetri, il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta. Come non vedere le analogie col calcio moderno? Magari nelle categorie dei più piccoli non sempre è così , ma è questo il calcio a cui dovremmo preparare i nostri ragazzi : uno sport dove chi riesce a orientare il primo tocco in modo da avere già la palla giocabile per l'obiettivo successivo ( che in qualche modo deve essere parzialmente pianificato prima della ricezione ) guadagna quella frazione di secondo che può essere decisiva.

Ho già parlato di questo argomento in altri post, ora vorrei proporre una serie di esercizi , strutturati secondo il principio della progressione didattica, per proporre ai ragazzi la ricezione orientata in una specifica situazione: il cambio di gioco. Tale situazione si verifica quando il portatore ha sufficiente visione di gioco per accorgersi che la propria squadra è "chiusa" sulla fascia dove si trova la palla e ha al tempo stesso un lancio sufficientemente lungo e preciso da servire il compagno libero sulla fascia opposta.

La situazione è tale ( squadra sbilanciata sulla fascia opposta , marcatore diretto costretto ad affrontare il portatore di palla frontalmente ) che il tipo di ricezione fa la differenza fra un'occasione da goal e un'azione qualsiasi :

1) ricevendo la palla "a stringere" verso la porta , possibilmente al primo rimbalzo o comunque senza lasciarla sfilare , il portatore di palla potrebbe trovarsi solo davanti al portiere o comunque 1c1 in situazione molto favorevole : in area o nei pressi della stessa ( il difensore sa che non può fare fallo ) e lanciato già ad una discreta velocità ( altra condizione sfavorevole per il difensore )

2) lasciando sfilare la palla e/o attendendo che rimbalzi più di una volta e/o orientando la ricezione ad "allargarsi" rispetto alla porta sarà molto più facile per il marcatore diretto indirizzarlo verso l'esterno , perché il difensore si troverà in condizione favorevole : 1c1 non frontale o con portatore di palla non lanciato in velocità , raddoppio degli altri difensori che hanno fatto in tempo a concentrarsi nella fascia dove è avvenuto il cambio di gioco; molto spesso l'azione evolve con un cross o con un passaggio di alleggerimento per ricominciare l'azione ( quando non si perde direttamente il possesso della palla ).

Quanto detto sopra è perfettamente esemplificato dal video che segue, che mostra appunto come una ricezione sbagliata può fare la differenza fra un'azione da goal a tu per tu col portiere oppure un cross ( ed è una bella differenza ):


Nelle figure che seguono sono proposte alcune situazioni di gioco che ho proposto in queste due sedute dedicate alla ricezione orientata e al cambio di gioco : seduta 1 , seduta 2. Come si può notare tutto l'allenamento è "in topic" e anche il riscaldamento e la partita a tema martellano lo stesso obiettivo.

PROGRESSIONE DIDATTICA 1

Esercizio 1a: non sono previsti avversari e quindi si tratta di un esercizio analitico più che di una situazione di gioco. Il primo giocatore della fila di destra (A) lancia per la punta (B) , che riceve palla e serve un passaggio di ritorno per B. B cambia gioco per C ( lanciando indicativamente nel cinesino indicato in figura ) : C deve mettere palla a terra possibilmente al primo rimbalzo orientandola verso la zona di meta. Si può mettere un numero massimo di tocchi entro il quale bisogna entrare in area , altrimenti il tiro non è valido : prima 3 , poi 2 , poi C dovrà riuscire ad entrare in area con un solo tocco.



Esercizio 1b: come sopra con l'aggiunta di un difensore alle spalle dell'attaccante B , che quindi dovrà ricevere e giocare a muro ostacolato da un difenosore , prima passivo e poi attivo.



Esercizio 1C: come sopra con l'aggiunta di un ulteriore difensore (D) con partenza "ad handicap" rispetto a C. D mette pressione a C , che a maggior ragione è stimolato ad orientare la ricezione verso la porta per non perdere il vantaggio rispetto a D. Se comunque riesce e condurre palla entro la zona di meta D deve lasciarlo libero di concludere.


Esercizio 1d: situazione di gioco "libera" 3c2. Ai giocatori non viene imposto alcun vincolo sullo sviluppo dell'azione , anche se la posizione di partenza dei difensori è tale da favorire il cambio di gioco come negli esercizi precedenti.

PROGRESSIONE DIDATTICA 2

Mentre nella progressione precedente l'obiettivo per l'attaccante C è ricevere palla per puntare il più rapidamente la porta , in questa progressione è prevista la presenza di un difensore fra porta e ricevente : l'obiettivo è quindi ricevere palla per puntare più rapidamente possibile il difensore ( saltarlo in velocità oppure concludere prima che chiuda lo specchio della porta )

Esercizio 2a: come 1b con ricezione orientata al dribbling sul cinesino

Esercizio 2b: il difensore parte da fondo campo; se C riceve la palla in maniera ottimale può concludere prima che il difensore chiude lo specchio della porta , altrimenti dovrà tentare il dribbling

Esercizio 2c: il difensore parte dove in precedenza era il cinesino; difficilmente C riuscirà a ricevere per tirare con lo specchio della porta libero , quindi dovrà cercare di acquisire la massima velocità per mettere in difficoltà il difensore e superarlo più agevolmente

Esercizio 2d: anche in questo esercizio , come in 1d , la situazione di gioco è apparentemente "libera" , nel senso che ai ragazzi non è imposto alcun vincolo sullo svolgimento dell'azione. In realtà , però , i difensori sono posizionati in modo da favorire lo sviluppo di gioco affrontato negli esercizi 2a,2b e 2c ( cambio di gioco + dribbling oppure cambio di gioco + tiro in porta prima dell'arrivo del difensore che parte dalla linea di fondo campo ).

Tuesday, November 18, 2008

Come auto-organizzarsi dei "corsi di aggiornamento" gratuiti

Diceva bene il tecnico dell'Ascoli Soccer Academy che uno dei primi presupposti di un buon allenatore è la curiosità e la volontà di tenersi costantemente aggiornati. Di allenatori con questa prerogativa ce ne sono tanti e lo testimonia il continuo proliferare di corsi di aggiornamento per tecnici, sempre più seguiti ma , putroppo , sempre più cari.

Non sempre è possibile frequentare tutti i corsi che si vorrebbero , sia per questioni di denaro ma anche e soprattutto per questioni di tempo. Magari il corso che ci interessa è organizzato fuori regione o proprio nel giorno in cui abbiamo allenamento o un impegno di lavoro. In questi casi si può integrare l'aggiornamento dei corsi ufficiali facendo leva su un'altra importante qualità : l'umiltà.

Quell'umiltà che permette di riconoscere che si può imparare non solo dal tecnico di grido della super-squadra professionistica , ma anche dal collega che magari allena una squadra della nostra stessa categoria o qualche categoria superiore. A questo proposito ricordo il parere di Franco Selvaggi , che ci tenne il corso di allenatore di base a Filottrano , secondo il quale nelle categorie inferiori ci sono tanti allenatori bravi e preparati che non sfigurerebbero neanche in squadre delle massime serie , se non fosse che non sono stati giocatori di altissimo livello e questo frena talvolta la loro possibilità di sfondare.

Tornando al nostro piccolo , ecco una breve guida per "auto-ogranizzarsi" dei costi di aggiornamento a costo zero:
1) seguire alcune partite della categoria che ci interessa ( guardare la classifica non basta , vedi punto 2 );
2) individuare le squadre che , al netto delle individualità di spicco , giocano un calcio migliore; questo perché , se è vero che le capacità individuali dipendono anche dall'istruttore , è altrettanto vero che se solo uno o due giocatori creano gioco evidentemente questo dipende più da una predisposizione che da fattori ambientali ( leggi capacità dell'allenatore e metodi di allenamento );
3) informarsi sugli orari di allenamento della squadra ;
4) informarsi se la struttura permette di assistere in maniera "discreta" agli allenamenti ( per evitare la spiacevole situazione di trovarsi in un fazzoletto di pochi metri quadri con genitori e dirigenti avversari che ci guardano di traverso );
5) in caso affermativo assistere alle sedute.

Personalmente ho assistito ad alcune sedute di allenamento delle squadre professionistiche della mia regione e in alcuni casi ne ho tratto spunti interessanti per i miei allenamenti.

Tuesday, November 11, 2008

Allenamento giovanissimi con i tecnici dell'Ascoli Soccer Academy

Copio e incollo l'articolo che ho scritto per il sito della S.S.D. Borghetto sull'iniziativa in oggetto:

I giovanissimi '94/95 sono stati fra i primi a beneficiare delle iniziative concrete collegate all'affiliazione con l'Ascoli Soccer Academy ( dopo i tornei a cui hanno partecipato gli esordienti '96 e i pulcini '98 ) : nel pomeriggio di mercoledì due tecnici dell'IFA , Roberto Gnagnetti e Luis Pomares , sono venuti al campo comunale di Via Facchetti per affiancare Mister Greganti in un allenamento e visionare alcuni ragazzi per un provino che si terrà a Macerata nel mese di Dicembre , presso le strutture di un'altra delle società affiliate al progetto , cioè la Vis Macerata la cui prima squadra milita nel campionato di eccellenza.

Ecco un resoconto filmato della seduta di allenamento:

1) RISCALDAMENTO DI TECNICA DI BASE : si è cominciato con guida della palla "nel traffico" all'interno dell'area di rigore , toccando la palla con le varie parti anatomiche del piede e provando la finta detta doppio passo o forbice , proseguendo poi con con dei palleggi sul posto. Per rendere l'esercizio allenante per tutti i ragazzi , ovviamente caratterizzati da diversi livelli tecnici , gli istruttori hanno proposto il metodo della progressione per step dal facile al difficile : prima un doppio passo semplice , poi doppio , infine chi riusciva negli step precedenti poteva tentare una forbice tripla o quadrupla. Analogo metodo per i palleggi : palla in mano , destro e sinistro , di nuovo palla in mano; poi due volte , tre volte e via di seguito ; idem per i palleggi di coscia e di testa.

2) TECNICA APPLICATA 1C0 : guida della palla fra i cinesini , doppio passo sul cinesino , tiro in porta. Anche in questo caso sottolineiamo la progressione didattica dal facile al difficile: la finta del doppio passo è stata proposta senza alcun riferimento spaziale nel primo esercizio , in questo step intermedio è stata proposta con un riferimento spaziale fisso e passivo ( il cinesino a simboleggiare un avversario ) , mentre nell'ultimo e più difficile step sarà proposto nelle condizioni di gara , ovvero con avversario attivo e libero da vincoli.
3) TATTICA INDIVIDUALE 1C1 : dopo aver proposto la finta del doppio passo in forma semplificata ( senza riferimento spaziale , poi con riferimento spaziale fisso e passivo ) si è passati all'1c1 senza vincoli , come i ragazzi lo affrontano in ogni partita.
Avendo affrontato l'aspetto offensivo del dribbling negli esercizi precedenti , in questa fase i tecnici si sono soffermati sull'aspetto difensivo. Consigliamo a tutti la visione del video seguente , dove Gnagnetti affronta il corretto appoggio dei piedi da parte del difensore : sono cose che ogni tecnico ripete chissà quante volte , ma non è rado vedere errori madornali anche fra giocatori adulti ( peccato solo per l'audio che non è perfettamente chiaro perché le riprese sono state effettuate a una certa distanza ).
4) TATTICA COLLETTIVA 3C2 : prima dell'immancabile partitella finale ai ragazzi sono state proposte delle situazioni 3c2 , con Gnagnetti che forniva consigli ai 3 attaccanti ("la sovrapposizione si fa passando dietro al compagno , non davanti !" è stato fatto notare a qualche ragazzo che aveva cercato intraprendentemente questa forma di collaborazione col compagno chiudendogli però di fatto lo spazio per la conclusione ) mentre Pomares seguiva i due difensori , uno dei quali era chiamato ad "uscire" sul portatore di palla e l'altro a dare copertura al compagno.
5) PARTITA FINALE ( PRIMA A 3 TOCCHI POI LIBERA ) : come ogni giovane allenatore che si rispetti , Luis non ha resistito alla tentazione di prendere parte all'incontro!

Per chi volesse scaricare le immagini dell'evento rimandiamo all'apposita sezione photogallery del sito.

Friday, November 7, 2008

A proposito di "dai e segui" e passaggio a rimorchio

Si è detto a proposito della partita con la Vigor Senigallia che uno degli errori più frequenti commesso da alcuni dei miei ragazzi è stato quello di intestardirsi , in situazione spalle alla porta e con più di un avversario alle spalle , a volersi girare a tutti i costi anziché appoggiare con un passaggio che coi bambini siamo soliti chiamare "a rimorchio" ( fra gli adulti è più usuale il termine "passaggio di scarico" ) per il compagno a sostegno.

In settimana affrontavamo la forma di collaborazione a 2 giocatori detta "dai e segui" : il portatore di palla serve il compagno che viene incontro spalle alla porta e gli va immediatamente a sostegno ( a rimorchio , appunto ) a ricevere l'eventuale passaggio di ritorno. Questa forma di collaborazione si può allenare proficuamente con le partitelle a tema : ad esempio prevedendo che si possa segnare solo tirando di prima su un passaggio di scarico del compagno oppure permettendo di segnare in qualsiasi modo ma assegnando a questa forma di segnatura un numero di punti doppio, triplo , ecc.

Realizzando la partita a tema in un campo piuttosto corto ( doppia area ) con due porte regolamentari , diventa particolarmente allenante per il tiro in porta , che come si sa risulta anche divertente e gratificante per gli stessi ragazzi.

Inoltre , come già detto in altri post , quando capita l'occasione sono solito esemplificare quanto detto in allenamento con reti o situazioni viste in tv dai ragazzi .. solitamente partite di champions league o campionato. Fortunatamente questa settimana sono state segnate due reti nel modo su-indicato , sebbene non si tratti di due "dai e segui" ma di semplici passaggi di scarico da parte del portatore di palla : mi riferisco ai goal di Vucinic in Roma-Chelsea ( Champions League ) e a quello di Ronaldinho in Milan- Sporting Braga ( Coppa Uefa ).

Particolarmente didattico è il passaggio di Gattuso per Ronaldinho , perché l'azione del centrocampista del Milan non termina col passaggio ma continua con la protezione della palla rispetto all'avversario di spalle , per facilitare il tiro di Ronaldinho.






Postilla : se state leggendo questo post molto tempo dopo la sua stesura , i link ai video potrebbero non funzionare. Putroppo l'avidità di alcuni media è tale da vietare in chiaro non solo la visione in diretta della partita , ma anche brevi spezzoni del match a distanza di giorni. I riferimenti alle partite e agli autori dei goal sono comunque espliciti , per cui chiunque può risalire al video mancante.