Friday, July 24, 2009

Quale approccio alla tattica collettiva nel settore giovanile? L'individuo ( e il suo pensiero tattico ) sempre al centro.

Chiuso il sondaggio sui fuoriquota nelle categorie dilettantistiche , ne propongo subito un altro che riguarda l'approccio all'insegnamento dei principi di tattica collettiva in fase di possesso palla nel settore giovanile.

I due approcci opposti rispetto ai quali ho chiesto di prendere posizione sono sostanzialmente due :

1) l'approccio orientato alla soluzione ( solution-oriented ) ( passatemi i termini , presi a prestito dalla mia formazione ingegneristica più che da un corso di scienze motorie ! ) , che per brevità ho definito analitico , che consiste nell'indicare ai ragazzi movimento per movimento quello che dovrà essere lo sviluppo del gioco. L'esercizio principe di questa metodologia è la partita 11c0 , dove la squadra prova gli sviluppi di gioco in assenza di avversari. Il rischio di questo approccio è , secondo me , che i giocatori diventino dei burattini manipolati filo per filo dall'allenatore. Il pensiero tattico individuale è quasi annullato , il ragazzo si limita a mettere in pratica quanto proposto ( o imposto? ) dal mister. Peccato che poi in partita ci siano anche gli avversari , che non sempre "sono d'accordo" nel far riuscire lo schemino tanto amato dal mister..

2) l'approccio orientato al problema ( problem-oriented ) , che ho definito per brevità approccio globale , che consiste nel proporre lo sviluppo di gioco desiderato come una soluzione ad un problema. Il metodo esalta la sequenza di processi che secondo me sta alla base di qualunque sport di squadra ( e anzi di qualunque sport che prevede la partecipazione di un avversario ) : a) percezione della situazione di gioco --> b) elaborazione della soluzione più opportuna --> c) realizzazione motoria della soluzione .

Ovviamente , per non essere troppo manicheo , ho anche previsto l'opzione 3 , ovvero un metodo misto che combini gli aspetti positivi del primo e del secondo approccio. A voi la parola.

2 comments:

Anonymous said...

Metodo analitico (solution-oriented), globale (problem-oriented) e sintetico (misto).
Puoi fare degli esempi concreti? Ad esempio come cambieresti lo stesso esercizio nei tre approcci?

Vorrei chiederti se si puo' trasportare questi tre approcci alla tattica, anche alla tecnica. Cioe' come si puo' insegnare i vari movimenti base del calcio.

Grazie mille.

Luca

D.C. said...

ok. prendi ad esempio il 2c1 e i vari sviluppi che si possono avere : triangolo dai e vai , sovrapposizione , taglio , ecc.

nel metodo globale "puro" , costruisci un quadrato al limite dell'area , ci metti due attaccanti e un difensore e dici : ora attaccanti cercate di andare al tiro superando il difensore. Si pone un problema da risolvere senza indicare alcuna possibile soluzione. Sono i ragazzi a dover risolvere il problema in maniera completamente autonoma ( approccio orientato al problema ).

nel metodo analitico metti i ragazzi in fila indiana ciascuno con un pallone , poni un attaccante al limite dell'area e un conetto a simboleggiare un difensore e dici : adesso andate al tiro dopo aver effettuato un triangolo con l'attaccante. idem per la sovrapposizione e gli altri sviluppi di gioco. come vedi le capacità di percezione e decisione del ragazzo sono praticamente nulle : fa quello che dice l'allenatore , che gli propone una soluzione già pronta ( solution oriented ). Nella partita 11c0 questo aspetto è ulteriormente amplificato : palla al portiere , che la passa al terzino , che serve il centrocampista a sostegno , ecc ecc Ogni movimento è codificato e i ragazzi devono fare solo e soltanto quello.

nel metodo misto , detto anche globale-analitico-globale , si parte dall'esercizio del 2c1 nel quadrato ( globale ) e si permette ai ragazzi di sbagliare. man mano che si incontrano difficoltà si ferma il gioco e si inizia a proporre ( e non imporre ) una soluzione ( fase analitica ): se il difensore si muove in questo modo puoi metterlo in difficoltà con un triangolo ( e gli mostri il triangolo ) , se il difensore si muove in questo altro modo è più conveniente la sovrapposizione , ecc ecc
alla fine si torna a giocare liberamente ( di nuovo metodo globale ) e quindi la decisione finale spetta sempre ai giocatori , che devono percepire il contesto di gioco e mettere in pratica la soluzione più opportuna.

Idem per l'insegnamento della tecnica , anche se qui non si tratta di risolvere un problema ma di eseguire un gesto. Prendi ad esempio il tiro di collo pieno. Lo si può far eseguire liberamente lasciando che il ragazzo cerchi da solo il metodo più efficace , anche se tecnicamente non lo esegue in modo canonico. Il metodo analitico consiste invece nell'indicare passo-passo come calciare : come mettere la punta del piede , come prendere la rincorsa , dove mettere il piede di appoggio , ecc ecc

personalmente nell'insegnamento della tecnica di base penso che dall'ultimo anno di pulcini in poi utilizzare anche metodi analitici sia fondamentale.