Saturday, June 13, 2009

La presa di posizione 4° parte : l'avversario senza palla ( in condizioni di parità numerica )

Nei precedenti post di questa serie sulla presa di posizione si è parlato dei diversi modi di affrontare il portatore di palla. Dopo le esercitazioni proposte i ragazzi dovrebbero sapere come affrontare il possessore fronte alla porta ( 1° parte ) , quello spalle alla porta ( 2° parte ) e come saper discernere dinamicamente nel contesto di gara fra queste due situazioni ( il timing , 3° parte ).

Passando a considerare la presa di posizione rispetto all'avversario senza palla ( in condizioni di parità o superiorità numerica , quando cioè sul portatore di palla vi sia già almeno un compagno ) , la comprensione dovrebbe essere agevolata da quanto detto in precedenza : inanzitutto continua a valere il principio per cui il difendente deve trovarsi sempre nella traiettoria avversario-porta o per lo meno deve avere la certezza di potercisi trovare quando questi riceverà la palla.

Questo concetto è così fondamentale che , a mio parere , può e deve diventare una di quelle parole chiave condivise fra allenatore e giocatori che rendano immediata la comunicazione durante la partita : se chiedo ad un mio ragazzo che sta affrontando il proprio avversario diretto di mettersi in traiettoria capisce immediatamente di cosa stiamo parlando. Qualcosa di analogo succede per richiamare le diverse distanze da mantenere lungo questa traiettoria : in pressione significa ad una distanza di 1:1,5mt senza attaccare , attacca significa che si deve cercare il contrasto ( perché l'avversario seppure frontale è ormai troppo vicino alla porta ) o almeno il contatto ( situazione di spalle ).

Trovati i punti comuni con le situazioni precedenti , quali sono gli elementi di difficoltà introdotti da questa nuova situazione? Sostanzialmente tre :

1) che orientamento tenere
2) che distanza tenere dall'avversario
3) come comportarsi quando l'avversario sta per ricevere un passaggio

La prima domanda ha una risposta semplice : in tutti i casi tranne che in uno l'orientamento da tenere è quello che permette di vedere contemporaneamente palla e avversario. Il caso particolare è il cross da fondo campo o comunque all'indietro , caso in cui è impossibile vedere contemporaneamente avversario e pallone a meno di contravvenire al principio di interposizione fra avversario e porta ( figura 1 ). Poiché il principio di interposizione fra avversario e porta resta comunque prioritario , l'alternativa è quella che vediamo messa in atto dai tanti difensori esperti di cui la scuola italiana è maestra : si privilegia la vista della palla , ma la posizione dell'avversario viene seguita con il tatto. E' la classica indicazione che diamo ai nostri ragazzi di "sentire l'avversario" , ovvero di utilizzare il contatto braccio-petto per controllare continuamente i movimenti dell'avversario e comportarsi di conseguenza.




Per quanto riguarda la seconda domanda , la distanza da tenere dipende principalmente da due fattori :
a) la distanza dalla porta , ovvero la pericolosità della zona di campo in cui si trova a marcare : quanto più ci si avvicina alla porta , tanto più le distanze si devono accorciare , fino ad andare a diretto contatto in area di rigore.
b) la distanza della palla , ovvero quante probabilità ci sono che l'avversario senza palla riceva un passaggio e sia immediatamente pericoloso : è chiaro che quanto più l'avversario ha probabilità di essere servito in modo immediatamente pericoloso e tanto più lo si dovrà marcare da vicino.

Introducendo concetti come questi, anche se si sta spiegando la marcatura individuale e quindi non si sta affrontando la tattica collettiva , in realtà si stanno già abituando i ragazzi al dualismo fra marcatura e copertura tipica del gioco a zona. Si pensi ad esempio alla marcatura dell'avversario senza palla su lato debole , ovvero sulla fascia opposta a quella del portatore di palla : il giocatore per essere servito necessiterà di un cambio di un gioco , che richiede un certo tempo di esecuzione ( considerata anche la ricezione orientata da parte dell'avversario ). Il nostro difensore potrà stringere verso il lato forte, ma la distanza dovrà essere tale da permettergli di trovarsi immediatamente in traiettoria non appena l'avversario riceva palla e diventi il portatore. Ricordiamo che stiamo parlando di tattica individuale e non abbiamo ancora parlato di diagonali e di gioco a zona ( e personalmente non lo faccio né nella categoria giovanissimi né tantomeno in quella esordienti ) : risulta però intuibile come insegnare la diagonale a ragazzi che siano in possesso di questo bagaglio sulla presa di posizione è praticamente immediato : puoi stringere fino a portarti in linea con il penultimo difensore , ma bada bene che appena l'avversario sul lato debole riceve palla devi essere in grado di interporti fra lui e la porta.

Una simile introduzione graduale ai principi del gioco a zona come la diagonale ha l'enorme vantaggio che i ragazzi sanno perché stringono verso il lato forte e quindi sanno come farlo ( non è un incomprensibile dettame di tattica collettiva , come se fossero soldatini di un risiko a loro sconosciuto ): ovvero stringeranno di quel tanto che permetterà loro di trovarsi in traiettoria avversario-porta non appena l'avversario avrà ricevuto il cambio di gioco. Quante volte invece vediamo , anche nelle categorie degli adulti , terzini che stringono troppo con la conseguenza che l'avversario sul lato forte una volta ricevuta palla si trova direttamente in porta??

La terza questione è a sua volta strettamente dipendente dalla seconda : quanto più l'avversario si trova vicino alla porta e quindi potenzialmente pericoloso , quanto più si dovrà cercare l'intercetto o il contrasto. Se viceversa l'avversario si trova in una zona non pericolosa e quindi è marcato a distanza tale da non permettere l'intercetto , si potrà anche permettere che riceva palla riconducendosi così al problema di affrontare un portatore di palla come visto nei post precedenti.

Veniamo ora ad alcune esercitazioni mediante le quali insegnare i principi finora descritti. Sulla falsa riga delle esercitazioni di riscaldamento proposte negli articoli precedenti , un esercitazione di messa in azione che entri subito nell'obiettivo può essere la seguente :

esercitazione 1 : messa in azione a coppie : i ragazzi vengono divisi a coppie attaccante-difensore e corrono liberamente su una metà campo , svolgendo eventualmente andature preatletiche o skip. L'istruttore ( o un compagno ) guida la palla nella medesima metà campo. Al fischio dell'istruttore gli attaccanti si fermeranno sul posto e i difensori prenderanno posizione rispetto ai tre riferimenti :
a) portatore di palla ( istruttore )
b) avversario
c) porta

Osservando le posizioni assunte dai difensori , l'istruttore potrà correggere e spiegare gli eventuali errori , al limite anche passando la palla all'avversario del difensore che si è posizionato erroneamente , chiedendo di concludere l'azione 1c1.

Esercitazione 2 : 1c1 con passaggio proveniente da diverse posizioni. Su una metà campo vengono posizionati diversi cinesini , mentre l'istruttore in possesso della palla si posiziona in un altro punto della metà campo. A turno una coppia attaccante-difensore viene coinvolta a disputare un 1c1 , con l'attaccante che si posiziona su un cinesino e il difensore che , al fischio dell'istruttore dovrà prendere posizione rispetto ai riferimenti palla-porta-attaccante partendo da posizioni diverse ( dietro la porta , da una fascia , dalla metà campo ). Se l'attaccante vince l'1c1 e va alla conclusione senza segnare conquista 1 punto , se segna due punti. Se l'attaccante riceve palla ma il difensore vince l'1c1 , il difensore conquista 1 punto. Se il difensore intercetta palla prima che l'attaccante la riceva , conquista 2 punti.

Esercitazione 3 : 2c2 con partenza da diverse posizioni. Lasciando i cinesini sparsi per la metà campo come nell'esercitazione 2 , una coppia di giocatori ( attaccante in possesso palla e suo marcatore ) parte da un cinesino ed un altra coppia ( attaccante senza palla e suo marcatore ) da un altro cinesino. Al fischio dell'istruttore prende il via un normale 2c2 dove il 1° difensore si trova ad affrontare un avversario in possesso palla e l'altro difensore un attaccante senza palla. In caso di passaggio fra i due attaccanti dovranno o tentare l'intercetto oppure invertire i ruoli : chi attaccava il portatore prende posizione rispetto all'avversario senza palla , chi dava copertura e marcava l'attaccante senza palla va in pressione sul portatore.

Esercitazione 4 : partita con le fasce e lato debole interdetto ai difensori. Si gioca una partita con 3 zone longitudinali : una zona centrale e due fasce laterali. Quando la palla staziona in una delle due fasce , la squadra non in possesso palla deve lasciare libera la fascia opposta ( lato debole ). Osservazione : il marcatore di un eventuale attaccante che si trovi sul lato debole è tenuto ad "aspettare" l'attaccante lungo la linea di demarcazione della fascia sulla traiettoria attaccante-porta.

Nell'esercizio 3 si può iniziare ad introdurre modifiche alla presa di posizione intesa come nozione di tattica individuale per iniziare a guardare alla tattica collettiva. Il marcatore dell'avversario senza palla dovrà mettersi non solo in modo da potersi trovare sulla traiettoria attaccante-porta quando questi sarà in possesso palla , ma anche in modo da dare copertura al compagno che affronta l'attaccante in possesso palla , per prevedere la possibilità che questi perda l'1c1 e venga saltato. Ma questo argomento sarà l'oggetto delle prossime puntate.

No comments: